La certificazione ECOLABEL comunitario del Regolamento CE n. 66/2010, permette a diversi servizi e prodotti di ottenere il marchio ecologico europeo
La certificazione Ecolabel comunitario del Regolamento CE n. 66/2010, permette a diversi servizi e prodotti di ottenere il marchio ecologico europeo.
Qui di seguito riportiamo tutti i servizi e prodotti Ecolabel secondo quanto riportato sul sito web di ISPRA:
• Prodotti per la pulizia e l’igiene personale: prodotti igienici assorbenti, detergenti multiuso, detersivi per lavastoviglie, detersivi per lavastoviglie automatiche industriali o professionali, detersivi per piatti, detersivi per bucato, detersivi per bucato per uso professionale, prodotti cosmetici da sciacquare;
• Apparecchiature elettroniche ed elettrodomestici: televisori, PC, notebook, tablet, pparecchiature per la riproduzione di immagini;
• Prodotti carta: Carta per copia e carta grafica; Tessuto-carta; Prodotti di Carta stampata; Carta da giornale.
• Articoli per la casa ed il giardino: Materassi da letto; Mobili; Coperture dure; Rivestimenti del suolo a base di legno, sughero e bambù; Rivestimenti del suolo in legno; Prodotti vernicianti; Substrati di coltivazione, ammendanti e pacciame Impianti di riscaldamento: Riscaldamento ad acqua
• Articoli per bagno: Vasi sanitari a scarico d’acqua e orinatoi; Rubinetteria per sanitari
• Abbigliamento: Prodotti tessili; Calzature
• Altri: Lubrificanti
• Servizi Turismo: Strutture ricettive
Ecolabel costi e tempistiche
I tempi per l’attribuzione della certificazione Ecolabel sono abbastanza brevi e vengono stabiliti dalle Istituzioni che vigilano sulla concessione e l’uso del marchio.
L’attribuzione ed il mantenimento di questi riconoscimenti (della durata triennale) ha un costo per le aziende, più contenuto rispetto ad altre certificazioni.
Per incentivare l’applicazione su larga scala, l’ammontare dei costi Ecolabel dovuti agli Organismi competenti, è regolamentato a livello comunitario.
Sono previste delle agevolazioni per le piccole e le medie imprese nonchè per le aziende che hanno ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 e/o la registrazione EMAS, che vogliono anche un marchio ambientale per il servizio erogato.
A questi costi vanno aggiunti quelli per la predisposizione della documentazione, spesso elaborata da un consulente, da presentare all’Organismo di certificazione.
Come ottenere la certificazione Ecolabel
Ottenere la certificazione Ecolabel è una procedura semplice che coinvolge l’Organismo competente, l’ISPRA e infine la Commissione Europea.
L’azienda che vuole ottenere la certificazione ambientale, che ribadiamo è volontaria, deve dimostrare di rispettare i criteri ecologici, presentare un’istruttoria ed inviare la documentazione all’Organismo competente nazionale (Comitato Ecolabel Europeo Ecoaudit – Sezione Ecolabel). Il Comitato trasferisce ad ISPRA la documentazione per il suo esame. Verificata la conformità ai criteri ecologici, sulla base di un parere tecnico dell’ISPRA, l’Organismo competente nazionale delibera per la concessione del marchio. Il prodotto o servizio certificato viene inserito in un catalogo europeo, pubblicato sul sito della Commissione europea.
Per approfondire i temi della Certificazione Ecolabel con un taglio più operativo e aderente alle esigenze della Vostra Azienda contattare i tecnici di MODI S.R.L. al numero verde 800300333 gratuito anche da mobile e sempre attivo, oppure attraverso la chat presente nel sito www.modiq.it
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SICUREZZA ALIMENTARE, Prevenzione incendi, Lavoratori fragili, Amianto

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SICUREZZA ALIMENTARE
PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA PRESENZA DI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI NEGLI ALIMENTI
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Codice di prevenzione incendi
Testo coordinato dell’allegato I del DM 3 agosto 2015 21 agosto 2020
Codice di prevenzione incendi

Superbonus 110%, ne beneficiano tutti i condomìni?
08/09/2020 – La normativa sul superbonus 110% potrebbe lasciare a bocca asciutta alcuni condomìni; la fruizione del beneficio, infatti, risulta essere complicata, se non addirittura impossibile, per alcune tipologie; tra i casi più spinosi ci sono i condomìni con un unico proprietario e quelli in cui le singole unità immobiliari sono dotate di impianto di riscaldamento autonomo.
Edifici plurifamiliari con unico proprietario: accedono al Superbonus?
Come ha ribadito anche l’Agenzia delle Entrate nelle ultime FAQ, non è possibile beneficiare del Superbonus, né per gli interventi trainanti nè per quelli trainati, in edifici plurifamiliari con un unico proprietario.
L'istante, infatti, aveva chiesto se un intero edificio composto da più unità immobiliari, autonomamente accatastate, e posseduto da un contribuente, comproprietario con il coniuge e i propri figli minori, potesse accedervi. ..
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Un inquilino può sempre fruire del superbonus 110%?
07/09/2020 – In caso di unità immobiliari locate, il conduttore può effettuare gli interventi anche se il proprietario intende fruire del Superbonus su altre due unità immobiliari?
A chiarirlo l’Agenzia delle Entrate nelle nuove FAQ pubblicate sul sito in cui spiega che le stesse disposizioni si applicano anche per le case date in comodato.
Casa in affitto: fruisce del superbonus 110%?
Le Entrate ricordano che il superbonus spetta ai contribuenti persone fisiche relativamente alle spese sostenute per interventi realizzati su massimo due unità immobiliari, a prescindere dal titolo di possesso delle stesse.
Nell’ipotesi prospettata, pertanto, una persona fisica che detiene l’unità immobiliare in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, può fruire del Superbonus, nel rispetto di ogni altro requisito richiesto dalle..
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Stadi, col DL Semplificazioni ok a lavori in deroga al Codice dei beni culturali
08/09/2020 – Gli interventi di adeguamento degli impianti sportivi potranno essere realizzati in deroga alle norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004). La novità, contenuta nel Decreto Semplificazioni, promette l’efficientamento degli stadi senza consumo di suolo, ma suscita l’allarme degli Architetti, che parlano di “pericoloso precedente”.
DL Semplificazioni e adeguamento degli stadi
La norma approvata dal Senato, che deve ora essere confermata alla Camera, prevede che, per prevenire il consumo di suolo, rendere più efficienti gli impianti sportivi destinati ad accogliere competizioni agonistiche di livello professionistico e garantirne l’adeguamento agli standard internazionali di sicurezza, gli interventi possano essere realizzati in deroga agli articoli 10, 12, 13, 136 e 140 del D.lgs. 42/2004, che regolano la definizione di beni culturali, la verifica e dichiarazione dell’interesse culturale..
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Abusi edilizi, si può realizzare una struttura precaria su suolo agricolo?
04/09/2020 – La realizzazione di un prefabbricato in zona agricola potrebbe essere considerato come intervento di nuova costruzione e richiedere il rilascio del permesso di costruire. Lo ha spiegato il Tar Lazio con la sentenza 9127/2020.
Prefabbricato precario su suolo agricolo, il caso
Nel caso esaminato, un soggetto, dopo aver subito uno sfratto, aveva installato un prefabbricato su un terreno agricolo di sua proprietà, ma il Comune gli aveva intimato la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi. Secondo il responsabile dell’intervento, si trattava di un manufatto di natura precaria per sopperire ad una esigenza abitativa temporanea, in attesa di un alloggio di edilizia popolare, realizzato in un’area priva di vincoli e circondata da numerose costruzioni abusive, che il Comune stava regolarizzando con il rilascio di permessi in sanatoria.
Il Comune, al contrario, aveva sospeso i lavori e intimato la demolizione, sottolineando che..
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Alex Peters