Nel 2007 è stata promulgata la Legge 123, che ha introdotto importanti novità nella normativa riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro in Italia. Questa legge ha avuto il compito di riformare la materia, delegando il governo a creare un testo unico che unificasse le diverse normative esistenti.
Prima dell’entrata in vigore della Legge 123, i datori di lavoro si trovavano a dover navigare tra il Decreto Legislativo 926 e le leggi più datate risalenti agli anni ’50. Questa situazione complicava notevolmente l’applicazione delle norme di sicurezza, creando confusione e difficoltà nell’interpretazione delle regole.
La Legge 123 si propone di semplificare il sistema normativo, consentendo ai datori di lavoro di attingere a un unico testo per comprendere e applicare le regole di salute e sicurezza sul lavoro. Essa introduce due aspetti fondamentali:
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gestione degli Appalti: la legge stabilisce l’obbligo di documentare per iscritto le misure di prevenzione e protezione, evidenziando i rischi legati alle interferenze tra le lavorazioni degli appaltatori e quelle del committente. Gli attori coinvolti devono elaborare un documento specifico per gestire questi rischi. La gestione degli appalti e l’introduzione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) sono aspetti centrali della legge. Questo obbligo è stato stabilito per prevenire i rischi derivanti dalle interferenze tra le attività delle imprese appaltatrici e del committente.
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modifiche al Decreto Legislativo 231/2001: la Legge 123 ha introdotto nuovi reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro all’interno del già esistente Decreto Legislativo 231 del 2001. Questo decreto disciplina la responsabilità delle persone giuridiche, colpendo le aziende in caso di reati commessi da soggetti fisici, come datori di lavoro e dirigenti.
Con l’introduzione di queste modifiche, non solo i soggetti fisici coinvolti in infortuni sul lavoro possono essere perseguiti penalmente, ma anche le aziende stesse possono incorrere in responsabilità amministrative. Ciò significa che in caso di infortunio grave, l’azienda può affrontare sanzioni, che includono ammende e, nei casi più gravi, l’interdizione dell’attività lavorativa.
La Legge 123 del 2007 ha effettivamente rappresentato un importante passo verso la riforma del sistema normativo, con l’obiettivo di creare un quadro organico e aggiornato. Ha delegato il governo a redigere un testo unico, che si è concretizzato l’anno successivo con il D.Lgs. 81/2008, noto come il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Grazie a questa legge, i datori di lavoro hanno ora con il D.Lgs. 81/2008 accesso a un quadro normativo più chiaro e strutturato, in grado di garantire una migliore gestione dei rischi e una maggiore tutela dei lavoratori.
