CONSULENZA AZIENDALE
Sabato 27 Luglio 2024




FAQ ACUSTICA AMBIENTALE, EDILIZIA E ARCHITETTONICA

La Legge Quadro sull’inquinamento acustico, “Legge 26 ottobre 1995, n. 447”, stabilisce i Principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. A questa Legge è stata data attuazione con una serie di decreti che disciplinano in maniera dettagliata la materia dell’Acustica in tutti i suoi settori.

A luglio 2010 è stata emanata la norma tecnica UNI 11367 che definisce una procedura per classificare acusticamente le unità immobiliari sulla base di misure fonometriche eseguite a fine lavori. Ogni appartamento viene caratterizzato con 5 classi acustiche, una per ogni tipologia di rumore (rumori aerei, calpestio, isolamento di facciata, rumori da impianti a funzionamento continuo e discontinuo). Dalle 5 classi è possibile ricavare un’unica classe acustica globale.

Attualmente (dal Dicembre 2011) la norma tecnica UNI 11367 non è richiamata in alcun documento legislativo. Pertanto l’applicazione delle classi acustiche è volontaria. Il rispetto di una specifica classe acustica diventa obbligatorio per chi realizza l’immobile solo se riportato all’interno del contratto tra privati.

I Comuni possono richiedere ai professionisti e alle imprese di costruzione 3 differenti tipi di relazioni sul tema dell’acustica. Valutazioni di impatto acustico, valutazioni di clima acustico, valutazioni dei requisiti acustici passivi degli edifici.

La redazione delle relazioni di impatto acustico spetta a tecnici competenti in acustica ambientale.

Il tecnico competente in acustica ambientale, secondo quanto afferma la Legge 447 del 1995 Legge quadro sull’inquinamento acustico (art. 2, comma 6), è “la figura professionale idonea ad effettuare le misurazioni, verificare l’ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere i piani di risanamento acustico, svolgere le relative attività di controllo. Il tecnico competente deve essere in possesso del diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico o del diploma universitario ad indirizzo scientifico ovvero del diploma di laurea ad indirizzo scientifico.” L’attività di tecnico competente può essere svolta previa presentazione di apposita domanda all’assessorato regionale competente in materia ambientale corredata da documentazione comprovante l’aver svolto attività, in modo non occasionale, nel campo dell’acustica ambientale da almeno quattro anni per i diplomi e da almeno due anni per i laureati o per i titolari di diploma universitario.

Le valutazioni di impatto acustico consistono in sostanza nel prevedere quanto rumore potrà generare una nuova opera e se tale rumore potrà disturbare eventuali recettori sensibili, superando specifici limiti di legge. I limiti di rumore da rispettare sono definiti nei decreti attuativi della Legge 447 del 1995.

Secondo la Legge quadro 447 del 1995 devono essere sottoposte a valutazione di impatto acustico (art. 8):

  • aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
  • strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali);
  • discoteche; circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
  • impianti sportivi e ricreativi.

Le opere devono essere sottoposte a valutazione sia che vengano realizzate ex-novo, sia che vengano modificate o potenziate. Inoltre devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico:

  • le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture;
  • le domande di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive.

Le verifiche di clima acustico hanno lo scopo di valutare quanto è la rumorosità presente in un’area prima di realizzare una nuova opera. Servono quindi per valutare se l’area è compatibile con la nuova costruzione e prevedere eventuali opere di mitigazione dei rumori.

Secondo l’art. 8 comma 3 della L. 447 del 1995, bisogna redigere una valutazione previsionale di clima acustico per le aree interessate alla realizzazione di:

  • scuole e asili nido;
  • ospedali;
  • case di cura e di riposo;
  • parchi pubblici urbani ed extraurbani.

Una verifica dei requisiti acustici passivi consiste nel determinare se un edificio di nuova costruzione rispetta specifici valori limite di isolamento dai rumori. In particolare attualmente in Italia sono in vigore i limiti definiti nel DPCM 5-12-1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Il Decreto definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito a:

  • Isolamento dai rumori aerei tra differenti unità immobiliari;
  • Isolamento dai rumori esterni;
  • Isolamento dai rumori di calpestio;
  • Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo;
  • Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento discontinuo.

Il corretto clima acustico all’interno di un edificio dipende dalla corretta progettazione e posa in opera dei componenti che lo caratterizzano, quali facciate e partizioni interne orizzontali e verticali. Più precisamente, affinché sussista una protezione adeguata dai rumori esterni devono essere soddisfatti dei requisiti minimi dei componenti, esprimibili in termini di:

  • Isolamento acustico delle facciate verso i rumori esterni;
  • Isolamento acustico delle partizioni interne orizzontali e verticali verso i rumori aerei interni all’edificio;
  • Isolamento delle partizioni orizzontali verso i rumori impattivi;
  • isolamento acustico verso il rumore degli impianti.

L’edificio deve essere progettato e realizzato in modo da garantire le prestazioni richieste da requisiti acustici che riguardano gli ambienti abitati e che sono fissati dal D.P.C.M. del 5 Dicembre 1997 sui “Requisiti Acustici passivi degli edifici” . Tali requisiti devono essere applicati agli edifici di nuova realizzazione e a quelli in ristrutturazione e devono essere certificati in fase di richiesta di permesso di costruire o in fase di collaudo finale.

L’Acustica Architettonica è quella disciplina dell’acustica che tratta la produzione, propagazione e ricezione del suono all’interno degli ambienti chiusi.

Modi S.r.l. offre un servizio di consulenza in acustica architettonica (ai sensi del D.P.C.M 5/12/1997) che interessa la progettazione di spazi dedicati all’ascolto (sale da concerto, teatri, sale conferenza, sale cinematografiche); a questi si aggiungono anche aule di lezione e altri spazi nei quali la possibilità di conversare e di ascoltarsi è un aspetto centrale di fruibilità. L’obbiettivo ultimo è il raggiungimento, in tutti questi ambienti, di una piena funzionalità che non può prescindere da una corretta progettazione acustico-architettonica, bensì può diventare il nucleo dal quale si origina e sviluppa l’idea progettuale. Vi potremo quindi accompagnare in questa disciplina complessa e affascinante attraverso:

  • Misura della risposta all’impulso di sale con conseguente calcolo dei principali descrittori acustici (Tempo di riverbero, EDT, C50, C80, D50, STI, RASTI);
  • Studio di soluzioni progettuali per rendere idonea uno sala in base alla destinazione d’uso;
  • Progettazione di pannelli risuonatori e di diffusione acustica.

Ultima verifica: 30/03/2021