Le sanzioni per l’omessa o l’errata adozione del Modello 231 sono molto severe. In caso di reato commesso nel suo interesse o vantaggio, l’ente può essere punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 600 quote (fino a 929.400 euro), oltre alla confisca del profitto.
Inoltre, l’ente può essere sottoposto a una delle seguenti sanzioni interdittive:
l’interdizione dall’esercizio dell’attività;la sospensione dell’esercizio dell’attività;la sospensione dell’esercizio di determinate attività o la sospensione del potere di assumere o licenziare personale;la sospensione dell’autorizzazione, dell’accreditamento o di altri provvedimenti amministrativi connessi all’esercizio dell’attività.
Per evitare queste sanzioni, il datore di lavoro deve adottare un Modello D.Lgs. 231/2001, conforme alla legge e attuarlo efficacemente. Per farlo, è necessario rivolgersi a un consulente esperto in materia, come quelli che lavorano in MODI, che potrà fornire le indicazioni necessarie per la redazione e l’implementazione del modello.
MODI SRL mette a disposizione la propria esperienza e aiuta il datore di lavoro a identificare i reati rilevanti per la sua attività, a definire le misure di prevenzione da adottare e a monitorare l’attuazione del modello organizzativo D.Lgs. 231/2001.
Ecco alcuni consigli per evitare le sanzioni per l’omessa o l’errata adozione del Modello 231:
affidarsi a un consulente esperto in materia;identificare i reati rilevanti per la propria attività;definire le misure di prevenzione da adottare;monitorare l’attuazione del modello;formazione del personale sull’importanza del Modello 231;promuovere una cultura della legalità all’interno dell’azienda.